Amministrativo

Il comportamento e la legge: la vexata quaestio tra diritto e anti-diritti

La logica giuridica e la relazione tra legge e violazione. L'attività normativa e l'attività interpretativa

1. La logica giuridica

Nel campo delle regole, possono individuarsi due tipi di attività: quella normativa, fonte di norme, e quella interpretativa, volta ad individuare il significato delle norme sulla base di criteri di scelta logici e meta-logici.

Spesso, però, può accadere che l’attività interpretativa non conduca ad un unico significato: ciò in quanto esistono zone “franche” dell'ordinamento ovvero aree non “coperte" dalla formalizzazione della legge. Pertanto, l’interpretazione non può derivare esclusivamente da operazioni logiche: in tal senso, i canoni logici possono servire soltanto per valutare la razionalità dell’interpretazione e del possibile significato.

Può configurarsi, quindi, una situazione, da un lato, di certezza normativa del diritto, data dalla regola “ufficiale”, e, dall’altro, di indeterminatezza giuridica: così, la “regola da interpretazione” finisce per (poter) essere esclusa soltanto per la parte in cui non risulti compatibile con la norma positiva.

2. La relazione tra legge e violazione

a) l’identità genetica

Quando la relazione tra diritto ed obbligo è di matrice volontaria, il diritto non si estingue se termina la sua utilità ma soltanto con le stesse modalità con cui esso è stato costituito: se cioè la genesi della relazione è esplicita ovvero diretta, anche la relativa cessazione deve essere esplicita ovvero diretta, non implicita-indiretta.

In tal senso, anche se viene meno l’interclusione del terreno, la servitù volontaria di passaggio continua ad esistere anche se non più utile o non più utilizzata, tranne se risulti un’apposita rinuncia scritta (Cass. ordin. 04-09-2023 n. 25716).

b) l’identificazione

Il diritto può assumere, anche congiuntamente, varie connotazioni a seconda del contesto spazio-temporale in cui esso è posto e che, dunque, lo identifica: può accadere, cioè, che la stessa situazione sia giuridicamente rilevante sotto più profili, sia erga omnes che inter partes. In tal caso, onde evitare o risolvere il potenziale “conflitto” tra le due dimensioni, bisogna stabilire, nel caso concreto, quale delle due prevalga e, prima di ciò, individuare, correttamente, il relativo criterio/parametro.

All’uopo, va ricordato che la sfera pubblicistica ovvero generale, ergo lo status, tende a prevalere su quella privatistica o particolare, ergo la qualitas: così, in caso di decesso dell’assegnatario, necessita, per subentrare nella casa popolare, la residenza anagrafica nel medesimo immobile, perché soltanto con essa si rientra nel nucleo familiare mentre non è sufficiente essere coniuge, anche se convivente (Cass. ordin. 05-01-2023 n. 234).

c) l’esclusività indisponibile

L’esercizio di un proprio diritto, peraltro qualificabile, per l’oggetto, personalissimo, non genera, automaticamente, alcun omologo diritto in capo al terzo e ciò anche se il diritto iniziale sia stato esercitato secondo modalità tali da renderne pubblicamente conoscibile, a terzi, il contenuto: così, la pubblicazione, peraltro senza limitazioni di accesso, del proprio profilo sul social network non autorizza il terzo a creare e pubblicare un elenco di donne single con dati estrapolati, appunto, dal social network e si qualifica, dunque, in termini di trattamento illecito di dati personali (Cass. Sez. III Pen. 2-08-2023 n. 33964).

d) l’anti-elusività

L’esercizio di un diritto, da parte di un soggetto, non sempre è fonte di un correlativo obbligo a carico di un altro soggetto quando il potere-presupposto di quest’ultimo, sotteso cioè a tale obbligo, è, formalmente, subordinato ad un differente e superiore potere, in capo al medesimo o ad altro soggetto.

Peraltro, l’esercizio di un diritto non può risolversi in un mezzo per sottrarsi all’accertamento di eventuali responsabilità del medesimo titolare del diritto e, dunque, non può incidere nei confronti del potere dell’Autorità procedente. In altri termini, il diritto si qualifica come atto endo-procedimentale esterno e, pertanto, viene assorbito, in termini di latenza, dal potere pendente.

Così, in caso di istanza di cancellazione volontaria, è vietato, in pendenza di procedimento disciplinare o penale, che peraltro non subisce alcun effetto sospensivo, disporre la cancellazione dell’avvocato dall’albo (Cass. Sez. Un. 07-08-2023 n. 23990).

e) la selettività

Non si configura alcun diritto bensì una violazione quando la condotta positiva sia, anche per segmenti, illecita ovvero sia svolta con modalità frammentarie e/o progressive (Cass. Sez. II Pen. 08-04-2021 n. 38105): così, costituisce riciclaggio smontare e vendere o riutilizzare, in altro modo, singoli pezzi di un’autovettura rubata (Cass. sez. II Pen. 09-06-2023 n. 25128).

f) la conservazione

Il principio di gradualità/proporzionalità della sanzione è strettamente collegato, in forma di dipendenza, al principio di gravità della condotta posta in essere ed entrambi sono fondati sul principio di autonomia logico-funzionale: in tal senso, l’ordinamento non esclude l’ “indipendenza” degli effetti già prodotti dalla sanzione ed esauriti.

Così, in caso di annullamento del provvedimento di radiazione dall’albo, resta quello di sospensione dall’esercizio della professione a fini cautelari (Cass. 22-03-2023 n. 12100).

Lezioni di diritto costituzionale vivente, di Camerlengo Quirino, Furlan Federico, Ed. CEDAM, 2021. Gli Autori del volume hanno ricostruito gli istituti e le norme della Costituzione vivente attraverso la chiave di lettura offerta da storia, prassi e giurisprudenza costituzionale e facendo costante riferimento all’attualità politico-istituzionale.
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g) la peculiarità

Il diritto generale può essere fonte di ulteriori diritti, ergo derivati: in entrambi i casi, però, esso, quando finisce per incidere su situazioni giuridiche altrui, è soggetto a determinati limiti/parametri, tra cui quelli della verità, della rilevanza, della correttezza, della continenza e della stretta funzionalità rispetto allo scopo. Tali limiti, peraltro, possono essere anche, tra loro, disgiunti ovvero alternativi quando si verte in ambito di un diritto “specifico”: in tal senso, ciò accade in caso di cronaca, di critica e di satira laddove soltanto quest’ultima, per le caratteristiche peculiari, è sottratta (esclusivamente) al parametro della verità ( Questo simbolo indica la disponibilità del documento su One LEGALE


Clicca il link verde per accedere alla piattaforma Cass. Sez. V Pen. 22-03-2023 n. 12101).

h) l'esteticità

Il diritto, anche se di matrice pubblicistica, recede nel momento in cui esso finisce per violare altri diritti, anche collettivi, di natura privatistica: in tal senso, le esigenze di riqualificazione energetica e di contenimento della dispersione termica, come il cappotto termico apposto (anche se parzialmente) sull'intonaco esterno originario e sulla copertura con pietre a vista, non possono prevalere sul decoro architettonico del condominio (Cass. ordin. 22-06-2023 n. 17920).

i) la modalità

Il diritto, quando in via negoziale conferisce alla controparte un (omologo) diritto nei confronti di un terzo, diviene illecito se viene esercitato secondo modalità differenti da quelle previste dalla legge: così, commette reato (indebita percezione di erogazioni pubbliche) l'esercente che emetta fatture per ottenere, indebitamente, il rimborso previsto dal bonus carta-docente (Cass. Sez. VI 14-07-2023 n. 30770). 

l) la determinazione della possibilità

La violazione si configura non soltanto in caso di materialità diretta della condotta ma anche quando il comportamento è stato tale da avere determinato la possibilità concreta dell'illecito/danno: in tal senso, si configura responsabilità solidale tra l’autore materiale delle lesioni e colui che con la propria condotta violenta e aggressiva (spintoni e manate nonchè accerchiamento della vittima) ha determinato la possibilità concreta che la vittima venisse colpita, ad es., da un pugno (Cass. ordin. 6-09-2023 n. 25970).

m) l’esigenza

Il diritto può configurarsi ed essere esercitato singolarmente nonchè congiuntamente ad altri diritti, sia originari che derivati: in tale secondo caso, il diritto cessa di essere fonte del diritto derivato quando quest'ultimo ha necessità di divenire autonomo e ciò quando venga meno il presupposto del legame giuridico-funzionale genetico tra il diritto-fonte ed il diritto derivato, a condizione che venga fornita una specifica motivazione. In tal senso, il binomio collocamento di figlio minorenne-assegnazione della casa familiare può essere scisso ma esclusivamente per motivi rispondenti all'interesse del minore, tra cui evitare di pregiudicarne la serenità, come ad es. in caso di screzi con parenti del padre, residenti nell'appartamento contiguo (Cass. Sez. I Civ. 2-08-2023 n. 23501).

n) la possibilità

La violazione, oltre che attestarsi come trasgressione ad una norma, può rilevare anche sotto il profilo dell'offensività soggettiva e questa può essere di minore o maggiore portata a seconda se rispettivamente si configuri, o meno, la possibilità di interloquire, a scopo difensivo, nell'immediatezza: in tal senso, in una chat scritta di gruppo, si configura ingiuria o diffamazione a seconda se vi sia contestualità, o meno, tra comunicazione dell'offesa e recepimento del messaggio da parte dell'offeso (Cass. Sez. V Pen. 26-06-2023 n. 27540). 

o) la preesistenza

Il diritto finalizzato ad opporsi al diritto altrui derivante da un asserito danno deve essere puntualmente provato dal soggetto agente: così, è onere della struttura sanitaria, che ha praticato l'emotrasfusione, dimostrare che il paziente fosse già affetto dall'infezione di cui questi chiede il risarcimento (Cass. ordin. 7-09-2023 n. 26091).

p) l'organicità

Diritti ed obblighi sono legati da una relazione genetica anche di carattere formale: pertanto, quando oggetto del diritto è una situazione collettiva tutelabile anche soltanto da un soggetto, l'obbligo si configura quando tale diritto viene azionato e si estende anche in via collettiva ovvero anche agli altri non agenti. In tal senso, tutti i chiamati all'eredità devono pagare l'avvocato anche se l'incarico sia stato conferito da uno solo di essi (Cass. Sez. II 1-09-2023 n. 25573).

q) l’interesse

Il diritto scaturisce, spesso, da un interesse il quale, a seconda dei casi, deve essere diretto, concreto e/o attuale e corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata.

Peraltro, il diritto può essere riconosciuto quando l’altrui condotta abbia cagionato o sia idonea a cagionare effetti diretti o indiretti nei suoi confronti, anche indipendentemente dalla attuale lesione di una posizione giuridica ( Questo simbolo indica la disponibilità del documento su One LEGALE


Clicca il link verde per accedere alla piattaforma Cons. Stato Sez. II 21-10-2020 n. 6370): in tal senso, il condomino ha il diritto di accedere alle pratiche edilizie concernenti il fabbricato condominiale, di ottenere copia dei titoli edilizi e paesaggistici richiesti dal Condominio ed anche indipendentemente dalla pendenza di un giudizio e dalla circostanza che, in tale ipotetico giudizio, la documentazione richiesta sarebbe acquisibile nel contesto della relativa istruttoria (TAR Liguria Sez. II, 7-07- 2023 n. 705).

r) l’auto-danno

In ambito giuridico, la condotta, a seconda delle finalità per cui è posta in essere, può rivelarsi di segno positivo quando è volta ad offrire, alla controparte, una soluzione alternativa conservativa del godimento di un diritto da parte di quest’ultima oppure di segno negativo quando consiste in un rifiuto/opposizione all’esercizio di un diritto/obbligo altrui: entrambe le posizioni, in quanto giuridicamente rilevanti, devono essere motivate per evitare di risultare in stato di colpa censurabile e con la conseguenza che la responsabilità del danno ricade, unicamente, su colui che abbia ingiustificatamente rifiutato la proposta.

In tal senso, può rilevare sul piano eziologico il comportamento del conduttore di un immobile non destinato ad abitazione che, in presenza di accertato e segnalato pericolo di crollo, non abbia trasferito provvisoriamente l’attività in altro luogo proposto dal locatore, per consentire l'esecuzione di lavori idonei ad evitare un crollo (Cass. Sez. III Civ. ordin. 24-02-2023 n. 5735).

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